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Codice Etico

  1. Premessa
     

  2. Principi etici e di comportamento
    2.1    Discriminazione
    2.2   Onestà
    2.3   Riservatezza
    2.4   Valore delle risorse umane
    2.5   Integrità e dignità
    2.6   Contrasto alla corruzione e conflitto di interessi
    2.7   Principio di lealtà e fedeltà
    2.8   Molestie sul luogo di lavoro
    2.9   Tutela ambientale
    2.10  Tutela del patrimonio aziendale
    2.11   Informativa contabile e gestionale
    2.12  Antiriciclaggio
     

  3. Le norme etiche nei confronti di terzi
    3.1    Clienti
    3.2   Fornitori
    3.3   R
    apporti con la pubblica amministrazione e le pubbliche istituzioni
    3.4   Contributi
    3.5   Concorrenza leale
     

  4. Divieto di illeciti che possono coinvolgere Latis Srl ai sensi del D. lgs. n. 231/2001

        a)    Divieto di commissione di reati contro il patrimonio della pubblica amministrazione

        b)    Divieto di commissione di reati contro l’imparzialità della pubblica amministrazione

        c)    Divieto di commissione di reati societari

        d)    Divieto di commissione di reati contro la libertà individuale

        e)    Divieto di abusi di mercato

         f)    Divieto di commissione di reati associativi e di reati transnazionali

        g)    Divieto di violazione della normativa antinfortunistica

        h)    Divieto di commissione dei delitti di ricettazione, riciclaggio e reimpiego

         i)    Divieto di commissione di reati informatici

         l)    Divieto di commissione di delitti in materia di violazione del diritto d’autore

       m)    Divieto di commissione di delitti contro l’industria e il commercio

        n)    Divieto di induzione a rendere dichiarazioni false all’autorità giudiziaria

        o)    Divieto di violazione delle normative ambientali

        p)    Divieto di impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare

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   5. L’attuazione del codice etico

        5.1   Il ruolo dell’Organismo di Vigilanza

 

   6. Il sistema disciplinare e sanzionatorio

 

   7. Conflitto di procedure e regolamenti aziendali con il codice etico

 

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CODICE ETICO E DI CONDOTTA

 

1. PREMESSA

Latis Srl ha deciso di adottare un Codice Etico allo scopo di indicare i valori cui la società si ispira nello svolgimento della propria attività.

Il Codice Etico costituisce il documento ufficiale della Società e ha lo scopo di introdurre, e rendere vincolanti, nella Latis Srl (di seguito anche la “Società”) alcuni principi e regole di comportamento rilevanti anche ai fini della prevenzione dei reati indicati nel Decreto Legislativo n. 231/2001 (di seguito il “Decreto”).

Il citato Decreto, infatti, prevede l’onere per la società di dotarsi di un Modello di organizzazione, gestione e controllo che espliciti l’insieme di misure e procedure preventive e repressive idonee a ridurre il rischio di commissione di alcuni specifici reati all’interno dell’organizzazione aziendale.

I reati che possono costituire il presupposto della responsabilità amministrativa della Società sono compiutamente riportati e descritti nel Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (di seguito anche “Modello”) di cui il Codice Etico costituisce parte integrante, e al quale espressamente si rimanda.

Le  disposizioni  del  presente  Codice  Etico  si  applicano,  senza alcuna eccezione, a ogni partecipante all’organizzazione imprenditoriale di Latis Srl e, in particolare, ad Amministratori, Revisori  contabili,  Dirigenti,  Dipendenti,  Collaboratori,  Consulenti, Clienti, Fornitori, Partner,  Soci e tutti coloro che, direttamente o indirettamente, stabilmente o temporaneamente,  instaurano,  a  qualsiasi  titolo,  rapporti  e  relazioni  di collaborazione od operano nell’interesse della Società.

 

Tali soggetti verranno di seguito definiti come i “Destinatari”.

 

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2. PRINCIPI ETICI E DI COMPORTAMENTO

 

2.1 Discriminazione

Nelle decisioni che influiscono sulle relazioni con i soggetti interni ed esterni all’azienda, Latis Srl evita ogni discriminazione in base all’età, al sesso, all’orientamento sessuale, all’invalidità, alla razza, al ceto, alla nazionalità, alle opinioni politiche, all’appartenenza sindacale ed alle credenze religiose dei suoi interlocutori.

 

2.2 Onestà

Nell’ambito della loro attività professionale, i destinatari sono tenuti a rispettare le leggi vigenti, il Codice Etico e le procedure interne. In nessun caso il perseguimento dell’interesse di Latis Srl può giustificare una condotta non onesta.

 

2.3 Riservatezza

Latis Srl assicura la riservatezza delle informazioni in proprio possesso e si astiene dal ricercare dati riservati, si impegna ad attuare le prescrizioni in materia di protezione e tutela dei dati personali e ad adottare a tal fine tutte le necessarie misure organizzative.

In particolare, non è consentito:

  • comunicare informazioni aziendali a terzi, salvo che si tratti di informazioni di pubblico dominio;

  • usare informazioni aziendali per scopi diversi da quelli ai quali sono destinate;

  • effettuare copie di documenti contenenti informazioni aziendali o rimuovere documentazione o copie archiviate, salvo i caso in cui ciò sia necessario per eseguire compiti specifici;

  • distruggere impropriamente informazioni aziendali.

Il dovere di riservatezza permane anche dopo la cessazione del rapporto di lavoro, del servizio e/o della collaborazione.

 

2.4 Valore delle risorse umane

Il personale ed i collaboratori di Latis Srl sono un fattore indispensabile per il suo sviluppo. Per questo motivo la Società promuove il valore delle risorse umane allo scopo di accrescere e migliorare il patrimonio e la competitività delle competenze possedute da ciascun collaboratore. Latis Srl, inoltre, è impegnata a garantire ad ogni dipendente e collaboratore la massima realizzazione personale. La Società promuove programmi di aggiornamento e formazione atti a valorizzare le professionalità specifiche  e  a  conservare  ed  accrescere le competenze acquisite nel corso della collaborazione.  Latis Srl si impegna al rispetto della normativa vigente in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, con particolare attenzione alle donne nel periodo di gravidanza e promuove politiche di welfare aziendale.

 

2.5 Integrità e dignità

Latis Srl si impegna ad assicurare a tutti i dipendenti e collaboratori, condizioni di lavoro rispettose della dignità personale e conformi alle normative di legge così da salvaguardarne l’integrità fisica e morale.

Non accetta e non tollera alcun tipo di comportamento contrario a tali principi.

I Destinatari, nello svolgimento delle proprie funzioni, si impegnano a mantenere condotte improntate all'integrità morale e ai principi di correttezza, buona fede e trasparenza.

 

2.6 Contrasto alla corruzione e conflitto di interessi

Latis Srl non accetta e non tollera alcun tipo di corruzione e, pertanto, non intratterrà alcun tipo di rapporto con chi non intenda allinearsi a tali principi.

I Destinatari, nello svolgimento delle proprie funzioni, si impegnano a mantenere condotte improntate all'integrità morale e ai principi di correttezza, buna fede e trasparenza.

I dipendenti, in caso di conflitto di interessi, devono astenersi dal concorrere, direttamente o indirettamente, ad ogni decisione o deliberazione relativa alla materia cui il conflitto afferisce.

L'obbligo di evitare situazioni di conflitto di interessi si deve intendere esteso ai consulenti e a tutti i soggetti che a vario titolo collaborano con la Latis Srl.

 

2.7 Principio di lealtà e fedeltà

Latis Srl mantiene un rapporto di fiducia e di fedeltà reciproca con ciascuno dei Destinatari.

Tutti i Destinatari devono considerare il rispetto delle norme del Codice Etico come parte essenziale delle loro obbligazioni nei confronti della Società.

L'obbligo di fedeltà comporta altresì per ogni dipendente della Società il divieto di assumere occupazioni a qualsiasi titolo in conflitto con il rapporto di lavoro con Latis Srl, senza preventiva e specifica autorizzazione, svolgere attività in contrasto con l’interesse della Società, accettare denaro da soggetti per attività alle quali il personale è tenuto nell’adempimento dei propri compiti o accettare denaro da soggetti che intendono entrare in attività con Latis Srl.

 

2.8 Molestie sul luogo di lavoro

Latis Srl esige che nelle relazioni di lavoro interne ed esterne non si verifichino molestie di alcun genere, o la creazione di ostacoli ed impedimenti alle prospettive professionali altrui.

La Società non ammette molestie sessuali, intendendo come tali, la subordinazione delle possibilità di crescita professionale o di altro vantaggio alla prestazione di favori sessuali o le proposte di relazioni interpersonali private che, per il fatto di essere sgradite al destinatario, possano turbarne la serenità.

 

2.9 Tutela ambientale

Latis Srl promuove la conduzione delle proprie attività incentrata sul corretto utilizzo delle risorse e sul rispetto dell'ambiente.

I Destinatari, nello svolgimento delle proprie funzioni, si impegnano a rispettare la vigente normativa in materia di tutela e di protezione ambientale.

E’ fatto divieto a tutti i Destinatari, come sopra individuati, infine, di porre in essere, collaborare o   dare   causa   alla   realizzazione   di   comportamenti   tali   che, presi   individualmente   o collettivamente, integrino, direttamente o indirettamente, fattispecie di reati ambientali.

 

2.10 Tutela del patrimonio aziendale

Ciascun Destinatario è direttamente e personalmente responsabile della protezione e conservazione dei beni fisici ed immateriali, e delle risorse, siano esse materiali o immateriali, affidategli per espletare i suoi compiti, nonché all'utilizzo delle stesse in modo conforme all'interesse sociale.

 

2.11 Informativa contabile e gestionale

Tutte le transazioni e le operazioni effettuate devono avere una registrazione adeguata e deve essere possibile la verifica del processo di decisione ed autorizzazione delle medesime. Per ogni operazione vi deve essere un adeguato supporto documentale, al fine di poter procedere alla effettuazione di controlli che attestino le caratteristiche e le motivazioni delle operazioni e consentano di individuare chi ha autorizzato, effettuato, registrato e verificato l'operazione stessa. Le informazioni che confluiscono nella contabilità, sia generale sia analitica, devono attenersi ai principi di chiarezza, trasparenza, correttezza, completezza ed accuratezza.

 

2.12 Antiriciclaggio

Latis Srl non dovrà in alcun modo ed in nessuna circostanza, essere implicata in vicende relative alla ricettazione, al riciclaggio e/o all’impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita.

La Società si impegna a rispettare tutte le norme e disposizioni, sia nazionali che internazionali, in materia.

Prima di stabilire relazioni o stipulare contratti con partner in relazioni d’affari di lungo periodo i Destinatari sono tenuti ad assicurarsi circa l’integrità morale e la reputazione della controparte.

 

 

 

3. LE NORME ETICHE NEI CONFRONTI DI TERZI

 

3.1 Clienti

I dipendenti di Latis Srl, nell'ambito della gestione dei rapporti con i clienti, nel rispetto delle procedure interne devono favorire la massima soddisfazione del cliente, fornendo, tra l'altro, informazioni esaurienti, veritiere ed accurate sui servizi forniti, affinché il cliente possa assumere decisioni consapevoli.

I Destinatari non devono promettere o offrire pagamenti o beni o altre utilità per promuovere o favorire gli interessi di Latis Srl, salvo nei casi specificatamente ammessi dalle regolamentazioni vigenti.

 

3.2 Fornitori

Latis Srl intratterrà rapporti solo ed esclusivamente con soggetti che operino nel rigoroso rispetto della normativa vigente, del Modello e dei principi che hanno ispirato il presente Codice Etico.

La selezione dei fornitori e la determinazione delle condizioni di acquisto devono essere effettuate sulla base di una valutazione obiettiva e trasparente che tenga conto, tra l'altro, del prezzo, della capacità di fornire e garantire servizi di livello adeguato e del possesso dei requisiti richiesti.

 

3.3 Rapporti con la pubblica amministrazione e le pubbliche istituzioni

L’assunzione di impegni con la Pubblica Amministrazione e con le Pubbliche Istituzioni, comprese le Autorità di Vigilanza (quali, ad esempio, il Ministero della Salute, l’Agenzia Italiana del Farmaco, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, l’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali, l’Autorità Nazionale Anticorruzione) è riservata esclusivamente alle funzioni aziendali preposte ed autorizzate.

La gestione di tali rapporti deve avvenire nel rispetto della normativa di riferimento nonché delle norme del presente Codice Etico, con particolare riferimento ai principi di lealtà, correttezza, trasparenza ed efficienza.

Nel caso di partecipazione a gare indette dalla Pubblica Amministrazione o da Pubbliche Istituzioni, i Destinatari dovranno operare nel pieno rispetto della legge e della corretta pratica commerciale.

I Destinatari non devono promettere o offrire a Pubblici Ufficiali o a dipendenti in genere della Pubblica Amministrazione o di Pubbliche Istituzioni o a loro parenti, sia italiana che di altri paesi, pagamenti, beni e/o altre utilità, per promuovere o favorire gli interessi della Società.

Quando è in corso una trattativa d’affari o un qualsiasi altro rapporto con la Pubblica Amministrazione, i Destinatari o i soggetti terzi che rappresentano Latis Srl non devono cercare di influenzare impropriamente le decisioni della controparte, né quelle dei funzionari che trattano o prendono decisioni per  conto  della  Pubblica  Amministrazione  o  di  Pubbliche Istituzioni.

Nel caso in cui siano stati ottenuti finanziamenti da soggetti pubblici, è fatto obbligo destinare i fondi per le esatte finalità per le quale sono stati richiesti e ottenuti.

 

3.4 Contributi

La Società non eroga contributi a partiti, comitati ed organizzazioni politiche e sindacali.

Eventuali contributi possono essere erogati in modo rigorosamente conforme alle leggi vigenti ad Enti ed associazioni benefiche non aventi scopo di lucro e con regolari statuti ed atti costitutivi che siano di elevato valore sociale o rilevanza nazionale e comunque sulla base di programmi deliberati preventivamente in sede assembleare.

 

3.5 Concorrenza leale

Latis Srl riconosce il valore della concorrenza quando ispirato ai principi di correttezza, leale competizione e trasparenza nei confronti degli operatori presenti sul mercato.

La società si impegna inoltre a non danneggiare indebitamente l’immagine dei competitor e dei loro prodotti.

 

 

4. DIVIETO DI ILLECITI CHE POSSONO COINVOLGERE LATIS SRL AI SENSI DEL D. LGS. N. 231/2001

Il Codice Etico, finalizzato alla specifica funzione di indirizzare i comportamenti dei Destinatari verso elevati standard etici e deontologici, costituisce al contempo il primo e fondamentale elemento del Modello di organizzazione, gestione e controllo adottato da Latis Srl ai sensi del Decreto Legislativo n. 231/2001.

La Società ritiene pertanto di dover vietare espressamente tutte quelle condotte criminose che possono comportare il coinvolgimento, in sede penale, della Società ai sensi del Decreto.

E’ assolutamente contraria all’interesse di Latis Srl ogni violazione dei divieti appresso specificati e, in ogni modo, tutte le condotte, anche se non espressamente esplicitate nel presente Codice Etico, che comportino l’integrazione di uno o più dei reati previsti dal Decreto.

Tali reati sono più compiutamente esplicitati nel Modello alla quale espressamente si rinvia.

Specificatamente, grava sui Destinatari del presente Codice Etico e del Modello:

 

a) Il divieto di commissione di reati contro il patrimonio della pubblica amministrazione (art. 24, Decreto)

  1. malversazione a danno dello Stato

  2. indebita percezione di erogazioni

  3. truffa in danno dello Stato o di un ente pubblico

  4. truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche

  5. frode informatica in danno dello Stato o di un ente pubblico

Pertanto il soggetto definito “Destinatario” dal presente Codice Etico:

  • deve destinare qualunque contributo, sovvenzione o finanziamento, ricevuto dallo Stato, da altri enti pubblici o dalle Comunità Europee,  alla esatta finalità per la quale sono stati richiesti e ottenuti;

  • non deve conseguire indebitamente, per sé o per altri, mediante l’utilizzo o la presentazione di dichiarazioni o di documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero mediante l’omissione di informazioni dovute, contributi, finanziamenti, mutui agevolati o altre erogazioni dello stesso tipo,  comunque denominate, concessi  o  erogati  dallo  Stato,  da  altri  enti  pubblici  o  dalle Comunità europee;

  • non deve procurare a sé o ad altri un profitto ingiusto con altrui danno, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, se il fatto sia commesso a danno dello Stato o di un altro ente pubblico;

  • non deve procurare a sé o ad altri un profitto ingiusto con altrui danno, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, se il fatto riguarda contributi, finanziamenti, mutui agevolati ovvero altre erogazioni dello stesso tipo, comunque denominate, concessi o erogati da parte dello Stato, di altri enti pubblici o delle Comunità europee;

  • non deve procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, alterando in qualsiasi modo il funzionamento di un sistema informatico o telematico o intervenendo senza diritto con qualsiasi modalità su dati, informazioni o programmi contenuti in un sistema informatico o telematico, allorché il fatto sia commesso a danno dello Stato o di un altro ente pubblico.

 

b) Il divieto di commissione di reati contro l’imparzialità della pubblica amministrazione (art. 25, Decreto)

  • concussione

  • corruzione (in tutte le sue forme e modalità di realizzazione)

  • istigazione alla corruzione

  • induzione indebita a dare o promettere utilità

Pertanto il soggetto definito “Destinatario” dal presente Codice Etico:

non deve dare o promettere al pubblico ufficiale o all’incaricato di pubblico servizio denaro o altra utilità per fargli compiere un atto del suo ufficio o per un atto d’ufficio da lui già compiuto;

non deve dare o promettere al pubblico ufficiale o all’incaricato di pubblico servizio denaro o altra utilità per fargli omettere o ritardare, o per aver omesso o ritardato, un atto contrario ai doveri d’ufficio;

non deve dare o promettere al pubblico ufficiale o all’incaricato di pubblico servizio denaro o altra utilità per fargli compiere od omettere un atto del suo ufficio ovvero un atto contrario ai doveri d’ufficio, al fine di favorire o danneggiare una parte in un processo civile, penale o amministrativo.

 

c) Il divieto di commissione di reati societari (art. 25-ter, Decreto)

  • Il soggetto definito “Destinatario” dal presente Codice Etico, ove munito della qualifica richiesta dalla legge:

  • non deve, con l’intenzione di ingannare i soci o il pubblico e al fine di conseguire per sé o per altri un ingiusto profitto, nei bilanci, nelle relazioni o nelle altre comunicazioni sociali previste dalla legge, dirette ai soci o al pubblico, esporre fatti materiali non rispondenti al vero ancorché oggetto di valutazioni ovvero omettere informazioni la cui comunicazione è imposta dalla legge sulla situazione economica, patrimoniale, o finanziaria della società o del gruppo al quale essa appartiene (anche se le informazioni riguardino beni posseduti od amministrati dalla  società  per  conto  di  terzi),  in  modo  idoneo ad  indurre in  errore i destinatari sulla predetta situazione;

  • non deve, con l’intenzione di ingannare i soci o il pubblico e al fine di conseguire per sé o

  • per altri un ingiusto profitto, nei bilanci, nelle relazioni o nelle altre comunicazioni sociali previste dalla legge, dirette ai soci o al pubblico, esponendo fatti materiali non rispondenti al   vero   ancorché   oggetto   di   valutazioni,   ovvero   omettendo   informazioni   la   cui comunicazione è imposta dalla legge sulla situazione economica, patrimoniale o finanziaria della società o del gruppo al quale essa appartiene (anche se le informazioni riguardino beni posseduti o amministrati dalla società per conto di terzi), in modo idoneo ad indurre in errore i destinatari sulla predetta situazione, cagionare un danno patrimoniale ai soci o ai creditori;

  • non deve, allo scopo di conseguire per sé o per altri un ingiusto profitto, nei prospetti richiesti per la sollecitazione all’investimento o l’ammissione alla quotazione nei mercati regolamentati, ovvero nei documenti da pubblicare in occasione delle offerte pubbliche di acquisto o di scambio, con l’intenzione di ingannare i destinatari del prospetto, esporre false informazioni od occultare dati o notizie in modo idoneo a indurre in errore i suddetti destinatari;

  • non deve, in concorso con i responsabili della revisione, al f ine di conseguire per sé o per altri un ingiusto profitto, nelle relazioni o in altre comunicazioni, con la consapevolezza della falsità e l’intenzione di ingannare i destinatari delle comunicazioni, attestare il falso o occultare informazioni concernenti la situazione economica, patrimoniale o finanziaria della società, ente o soggetto sottoposto a revisione, in modo idoneo ad indurre in errore i destinatari delle comunicazioni sulla predetta situazione;

  • non deve, occultando documenti o con altri idonei artifici, impedire o comunque ostacolare lo svolgimento delle attività di controllo o di revisione legalmente attribuite ai soci, ad altri organi sociali o alle società di revisione;

  • non  deve,  fuori  dei  casi  di  legittima  riduzione  del  capitale  sociale,  restituire,  anche simulatamente, i conferimenti ai soci o liberarli dall’obbligo di eseguirli;

  • non deve ripartire utili o acconti su utili non effettivamente conseguiti o destinati per legge a riserva, ovvero ripartire riserve, anche non costituite con utili, che non possono per legge essere distribuite;

  • non deve, fuori dei casi consentiti dalla legge, acquistare o sottoscrivere azioni o quote sociali, od azioni o quote emesse dalla società controllante, cagionando una lesione del capitale sociale o delle riserve non distribuibili per legge;

  • non deve, in violazione delle disposizioni di legge a tutela dei creditori, effettuare riduzioni del capitale sociale o fusioni con altra società o scissioni, cagionando danno ai creditori;

  • non deve tacere l’esistenza di un interesse, in una determinata operazione, proprio o di terzi,  in  conflitto  con  quello  della  società,  né  deve,  in  presenza  di  quell’interesse, partecipare al compimento dell’operazione;

  • non deve, neanche in parte, formare od aumentare fittiziamente il capitale della società mediante attribuzione di azioni o quote sociali per somma inferiore al loro valore nominale, sottoscrizione reciproca di azioni o quote, sopravvalutazione rilevante dei conferimenti di beni in natura o di crediti ovvero del patrimonio della società nel caso di trasformazione;

  • non deve, ripartendo i beni sociali tra i soci prima del pagamento dei creditori sociali o dell’accantonamento delle somme necessario a soddisfarli, cagionare danno ai creditori;

  • non deve, con atti simulati o fraudolenti, determinare la maggioranza in assemblea, allo scopo di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto;

  • non deve diffondere notizie false, ovvero porre in essere operazioni simulate o altri artifici concretamente  idonei  a  provocare  una  sensibile  alterazione  del  prezzo  di  strumenti finanziari, quotati o non quotati, ovvero ad incidere in modo significativo sull’affidamento che il pubblico ripone nella stabilità patrimoniale di banche o di gruppi bancari;

  • non deve, nelle comunicazioni alle autorità di vigilanza previste in base alla legge, al fine di ostacolare l’esercizio delle funzioni di vigilanza, esporre fatti materiali non rispondenti al vero, ancorché oggetto di valutazioni, sulla situazione economica, patrimoniale o finanziaria dei sottoposti alla vigilanza ovvero, allo stesso fine, occultare con altri mezzi fraudolenti, in tutto  o  in  parte,  fatti  che  avrebbero  dovuto  comunicare,  concernenti  la  situazione medesima (anche se le informazioni riguardino beni posseduti o amministrati dalla società per conto di terzi);

  • non deve, in qualsiasi forma, anche omettendo le comunicazioni dovute alle predette autorità, consapevolmente ostacolarne le funzioni;

  • non deve dare o promettere denaro o altra utilità affinché alcuno compia od ometta atti, in violazione degli obblighi inerenti al proprio ufficio o degli obblighi di fedeltà, cagionando nocumento alla società.

 

d) Il divieto di commissione di reati contro la libertà individuale (art. 25-quinquies, Decreto)

Il soggetto definito “Destinatario” dal presente Codice Etico non deve commettere reati contro la libertà individuale.

 

e) Il divieto di abusi di mercato (art. 25-sexies, Decreto)

- abuso di informazioni privilegiate

- manipolazione del mercato

Pertanto il soggetto definito “Destinatario” dal presente Codice Etico, in possesso di informazioni privilegiate - da intendersi come “informazioni specifiche di contenuto determinato, di cui il pubblico non dispone, concernenti strumenti finanziari o emittenti di strumenti finanziari che, se rese pubbliche, potrebbero influire in modo sensibile sui prezzi di tali strumenti finanziari” - non deve:

a) acquistare, vendere o compiere altre operazioni, anche per interposta persona, su strumenti finanziari avvalendosi delle informazioni medesime;

b) senza giustificato motivo, dare comunicazione delle informazioni, ovvero consigliare ad altri, sulla base di esse, il compimento di taluna delle operazione indicate nella lettera a).

Il “Destinatario” non deve, inoltre, divulgare notizie false, esagerate o tendenziose, ovvero porre in essere operazioni simulate o altri artifici concretamente idonei a provocare una sensibile alterazione del prezzo degli strumenti finanziari o l'apparenza di un mercato attivo dei medesimi.

 

f) Il divieto di commissione di reati associativi e di reati transnazionali (art 24-ter, Decreto e reati transnazionali previsti dall’art. 10 della Legge n. 146/2006)

Pertanto il soggetto definito “Destinatario” dal presente Codice Etico, non deve commettere i reati associativi e transazionali previsti dal Decreto e dalla legge n. 146/2006, più compiutamente esplicatati nel Modello al quale espressamente si rimanda.

 

g) Il divieto di violazione della normativa antinfortunistica

L’art. 25-septies consente la punizione dell’ente in relazione ai delitti di:

  • omicidio colposo, ove commesso in violazione della normativa contro gli infortuni sul lavoro e a tutela della salute del lavoratore

  • lesioni colpose gravi o gravissime, ove commesso in violazione della normativa contro gli infortuni sul lavoro e a tutela della salute del lavoratore.

Pertanto, il soggetto definito “Destinatario” dal presente Codice Etico non deve in alcun modo violare la normativa vigente in tema di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, la quale è elaborata proprio al fine di evitare o limitare il rischio di morte o lesioni del lavoratore.

 

h) Il divieto di commissione dei delitti di ricettazione, riciclaggio e reimpiego (art 25-octies, Decreto)

  • ricettazione

  • riciclaggio

  • reimpiego

Pertanto, il soggetto definito “Destinatario” dal presente Codice Etico non deve acquistare, ricevere od occultare denaro o altre cose provenienti da delitto o comunque intromettersi nel farli acquistare ricevere od occultare;

- sostituire o trasferire denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto doloso, né compiere in relazione ad essi altre operazioni in modo da ostacolare l’identificazione della loro provenienza delittuosa;

- impiegare in attività economiche o finanziarie denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto.

 

i) Il divieto di commissione di reati informatici (art 24-bis, Decreto)

accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico

  • intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche

  • installazione  di   apparecchiature  atte   ad   intercettare,  impedire  od   interrompere

  • comunicazioni informatiche o telematiche

  • danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici

  • danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici utilizzati dallo Stato o da

  • altro ente pubblico o comunque di pubblica utilità

  • danneggiamento di sistemi informatici o telematici

  • danneggiamento di sistemi informatici o telematici di pubblica utilità

  • frode informatica del soggetto che presta servizi di certificazione di firma elettronica

  • detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici o telematici

  • diffusione di apparecchiature, dispositivi o programmi informatici diretti a danneggiare

       o interrompere un sistema informatico o telematico

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Per quel che interessa l’attività di Latis Srl, i Destinatari non devono accedere abusivamente ad un sistema informatico o telematico altrui, pubblico o privato, né in alcun modo danneggiarlo.

 

l) Il divieto di commissione di delitti in materia di violazione del diritto d’autore (art 25-novies, Decreto)

Per quel che interessa Latis Srl, i Destinatari non devono in alcun modo utilizzare opere dell’ingegno abusivamente riprodotte o software e banche dati non regolarmente muniti di licenza.

 

m) Il divieto di induzione a rendere dichiarazioni false all’autorità giudiziaria (art. 25-decies, Decreto)

I Destinatari non devono indurre, con violenza o minaccia o con dazione o promessa di denaro o altra utilità, la persona chiamata a rendere dichiarazioni all’autorità giudiziaria, utilizzabili in un procedimento penale, a non rendere tali dichiarazioni o a renderle mendaci.

 

n) Il divieto di violazione delle normative ambientali (art. 25-undecies, Decreto)

È fatto divieto a tutti i Destinatari di porre in essere, collaborare o dare causa alla realizzazione di comportamenti tali che, presi individualmente o collettivamente, integrino, direttamente o indirettamente, fattispecie di reato previste dall'art. 25-undecies del Decreto ovvero che possano causare inquinamento o altri impatti sull’ambiente, sulle specie animali o vegetali.

 

o) Il divieto di impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare (art. 25-duodecies, Decreto)

È fatto divieto a tutti i Destinatari di porre in essere, collaborare o dare causa alla realizzazione di comportamenti tali che, presi individualmente o collettivamente, integrino, direttamente o indirettamente, fattispecie di reato previste dall'art.  25-duodecies del Decreto, ovvero di impiegare lavoratori stranieri privi di permesso di soggiorno o con un permesso revocato o scaduto, del quale non sia stata presentata domanda di rinnovo documentata nelle modalità definite dalla normativa di riferimento.

 

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5. L’ATTUAZIONE DEL CODICE ETICO

 

5.1. La diffusione del Codice Etico

La Società procede alla diffusione del Codice Etico presso i Destinatari, con le modalità di seguito individuate:

  • affissione in luogo accessibile a tutti i dipendenti ai sensi e per gli effetti dell’art. 7, comma 1, della Legge n. 300/1970;

  • pubblicazione sul sito internet aziendale  www.Latis.it;

  • consegna brevi manu ai dipendenti (con indicazione relativa alla circostanza che il Codice Etico è da ritenersi vincolante per tutti i dipendenti) e collaboratori, che si impegnano a rispettarne le disposizioni;

  • organizzazione, ogni  volta  che  ne  ravvisi  la  necessità,  di  una  riunione  informativa  cui verranno invitati a partecipare tutti i dipendenti, i membri del Consiglio di Amministrazione e nonché, ove ritenuto opportuno,  anche  soggetti  terzi  che  collaborano,  a  qualsiasi  titolo,  con  Latis  Srl, finalizzata  all’illustrazione  di  eventuali  novità  eticamente  rilevanti.  Delle riunioni verrà conservata evidenza delle persone intervenute e degli argomenti trattati;

  • informativa a collaboratori esterni e partner relativamente all’esistenza del Codice Etico;

  • inserimento, nei contratti stipulati dalla Società di una clausola volta ad informare i terzi dell’esistenza del Codice Etico.

 

5.2 Il ruolo dell’Organismo di Vigilanza

E’ fatto obbligo ai Destinatari del presente Codice Etico:

  • segnalare all’Organismo di Vigilanza eventuali violazioni del Codice Etico in relazione ad ambiti di cui al Modello;

  • fornire ogni informazione richiesta da parte dell’Organismo di Vigilanza;

  • collaborare alle eventuali indagini dallo stesso espletate.

La segnalazione di  eventuali  violazioni  delle  disposizioni  del  Codice  Etico  da  parte  dei Destinatari dovrà  avvenire  in  forma  scritta  e  potrà  essere  inoltrata,  oltre  che  per  la  linea gerarchica,  all’Organismo  di  Vigilanza,  mediante  trasmissione  della  comunicazione  nelle seguenti modalità:

  • a mezzo  posta  prioritaria  (con  indicazione  sulla  busta  di  RISERVATO PER ODV)  all’Organismo  di Vigilanza, c/o Latis Srl, Viale Sauli 39/5, 16121 Genova;

  • a mezzo posta elettronica all’indirizzo e-mail:latis@legalmail.it

Sulle segnalazioni ricevute verrà mantenuto il più stretto riserbo.

La società si riserva ogni mezzo di tutela nei confronti delle segnalazioni calunniose.

L’Organismo di Vigilanza:

  • riceve le segnalazioni di violazione del Codice Etico che hanno attinenza con tematiche di cui al Modello;

  • ha  libero  accesso  ai  dati,  alla  documentazione  e  a  qualsiasi  informazione  utile  allo svolgimento delle attività di competenza;

  • può richiedere la collaborazione dei Destinatari interessati/coinvolti alle eventuali indagini dallo stesso espletate;

  • riferisce al Consiglio di Amministrazione eventuali accertate violazioni del Codice Etico con riferimento al Modello, per gli opportuni e conseguenti provvedimenti della Società.

La Società verifica periodicamente l’applicazione e il rispetto del Codice Etico.

​

​

6. IL SISTEMA DISCIPLINARE E SANZIONATORIO

Ogni comportamento contrario alle disposizioni e ai principi del Modello di organizzazione, gestione e controllo e del presente Codice Etico verrà perseguito e sanzionato, in quanto contrario ai principi cui Latis Srl si ispira ed in quanto potenzialmente foriero di responsabilità amministrativa della Società.

Le violazioni delle disposizioni e dei principi del Modello e del Codice Etico costituiscono lesione del rapporto fiduciario con Latis Srl ed integrano un illecito disciplinare e/o un inadempimento contrattuale che potrà comportare la risoluzione del relativo contratto, oltre all’eventuale risarcimento dei danni.

Le violazioni del Codice Etico saranno sanzionate a norma del Modello nella parte relativa al Sistema disciplinare e sanzionatorio, al quale espressamente si rinvia e che costituisce parte integrante del presente Codice Etico.

I provvedimenti sanzionatori saranno commisurati al tipo e alla gravità della violazione ed alle sue conseguenze per la Società e saranno adottati nel rispetto di quanto previsto dalla normativa e dal Modello.

 

​

7. CONFLITTO DI PROCEDURE E REGOLAMENTI AZIENDALI CON IL CODICE ETICO

Nel caso in cui anche una sola delle disposizioni del presente Codice dovesse entrare in conflitto con disposizioni previste nei regolamenti interni o nelle procedure, il Codice etico prevarrà su qualsiasi di queste disposizioni.

Premessa
Principi etici
Norme etiche
Divieti
Attuazione
Sistema disciplinare
Conflitto
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